Il costante contatto con la realtà virtuale sin dai primi anni novanta, mi consente di affermare che per ogni esigenza specifica, esiste o si assembla il simulatore virtuale più adatto. Dal 2016 in poi sono spuntati molti simulatori vr, alcuni risultano stupefacenti per le prestazioni mentre altri rappresentano autentici strumenti di tortura.
Il passo verso la realtà virtuale sembra sperimentale ma, di fatto, sarà presto scontato e quasi obbligatorio per restare competitivi.
L'esplosione commerciale di questo fenomeno ha generato un'ondata di esperti relativamente competenti, non occorre essere luminari per capire che la realtà virtuale è una tecnologia "potente", usata bene dà risultati "potenti" e usata male fa danni "potenti" originando fenomeni controproducenti per l'immagine dell'attività.
Ad esempio, una delle prime considerazioni da fare è che non tutti i clienti sono adatti ad esperienze in vr, mentre altri non vedono l'ora di navigare alcuni potrebbero sentirsi spaesati, imbarazzati, addirittura spaventati o colti da capogiro.
Una seconda valutazione è rivolta al rapporto tra grado immersivo del casco e potenza del computer vr, ossia, maggiore è la potenza illusoria del sistema di visione e maggiore deve essere la fluidità della scena, in un sistema molto immersivo eventuali scatti si percepiscono maggiormente e l'esperienza non risulta gradevole, occore quindi imparare ad ottimizzare i propri mondi vr e tentare di non scendere mai sotto i 60 frame per secondo durante l'esperienza.
Terzo esempio, in tanti anni ho testato migliaia di utenti tra fiere commerciali, eventi, locali e discoteche, e ho visto e annotato reazioni di ogni tipo, quindi se non avete esperienza è bene chiedere cosa ci si può aspettare da una persona immersa in vr e come comportarsi in determinati casi.
Sono molti gli aspetti da valutare, quindi se avete delle curiosità specifiche, scrivete pure nella form dedicata di questa pagina, buone immersioni!
